«Esempio eccellente di generatività sociale che va oltre ai confini della famiglia». Sono le parole di Elena Marta, docente di Psicologia Sociale e di Comunità in Università Cattolica in occasione della cerimonia di consegna delle “Borse di studio in memoria”, promosse dall’Istituto Toniolo e finanziate da alcuni amici dell’Università Cattolica, tenutasi  giovedì 29 giugno.

Dieci le borse finanziate da altrettanti benefattori in ricordo di  una persona cara e a favore di studenti meritevoli o in difficoltà economiche. Grazie alla generosità di alcuni adulti che hanno scelto questa modalità per ricordare e onorare loro parenti e conoscenti,  di cui riportiamo un breve profilo,  dieci  giovani studenti della Cattolica possono avvalersi di un accompagnamento per il loro percorso di studio che, oltre a essere un aiuto in denaro,  significa anzitutto il senso di partecipazione degli adulti nella vita delle nuove generazioni, divenendo in questo modo artefici di futuro e di speranza.

In apertura, è intervenuto Enrico Fusi, segretario generale dell’Istituto Toniolo che ha ricordato la missione dell’ente fondatore dell’Università Cattolica, sottolineando l’importanza di tenere viva la tradizione nel sostegno alle nuove generazioni. Davvero partecipata la cerimonia: insieme agli studenti, i loro familiari, genitori, fratelli.

Forte il senso di appartenenza a una storia che i benefattori desiderano prosegua attraverso gli studi dei giovani. «Non ho figli – ha detto Giovanna Perricone, pronipote del Beato Toniolo – ma sento molto forte l’impegno a sostenere i giovani meritevoli e che hanno bisogno. Mia mamma Maria era fortemente cattolica, era molto generosa, trovava tempo per dedicarsi agli altri. Ho voluto, così, ricordare il suo impegno e la sua appassionata esistenza».

Anche per Patrizia Sanpietro la borsa di studio dedicata ai suoi genitori, Iole Baruelli ed Ermanno Sanpietro, «vuole essere un aiuto e un incoraggiamento a una giovane studentessa che oggi ha la fortuna di studiare in Università – ha detto -. Mio padre morì giovane e in modo abbastanza improvviso, lasciando mia mamma con me che avevo dieci anni e in una incerta situazione economica. Quando capì la gravità della propria malattia, chiese a mamma di tentare qualsiasi sacrificio perché io potessi studiare. Ho insegnato per 42 anni e mi piace pensare di poter sostenere una studentessa, che, un domani, potrà essere una buona insegnante».

Per Francesca Maria Secciani di Arezzo, studentessa della Facoltà di Medicina e chirurgia a Roma,  «la borsa alla memoria ha un valore relazionale molto forte. E’ bello questo passaggio di testimone, questa eredità dalle persone più anziane a noi. Per me che ho perso il papà da piccola è anche un segno che arriva dal cielo».

Dopo un momento conviviale, è intervenuta Paola Bignardi, componente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Toniolo, che quest’anno ha voluto destinare una borsa alla memoria della madre Maria Lucini Bignardi.

Ai benefattori va il ringraziamento più sentito dell’Istituto Toniolo

Alcuni momenti della cerimonia

Profili delle persone cui sono intestate le Borse in memoria

Armida Barelli; Dio Padre misericordioso; Ezio Barbero; Iole Baruelli ed Ermanno Sanpietro; Maria Casucci; Maria Lucini Bignardi; Maria Toniolo; Milena Feghiz Vasina;Nicola Sicuranza e Maria Libera Ciasullo; Teresina Mangoni.