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Lettera della Segreteria di Stato al presidente dell’Istituto Toniolo in occasione della Giornata per l’Universita’ Cattolica

Pubblichiamo di seguito la Lettera che il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato a S.E. Mons. Mario Delpini, Presidente dell’Istituto di Studi Superiori “Giuseppe Toniolo”, in occasione della 95.ma “Giornata per l’Università Cattolica” (domenica, 5 maggio):
Eccellenza Reverendissima,
Vaticano, 27 aprile
In questi ultimi anni la Chiesa ha rivolto il suo sguardo con rinnovata attenzione ai giovani e ha stabilito con loro un dialogo franco e costruttivo. Averli ascoltati nel corso della preparazione e dei lavori del Sinodo dei Vescovi, che si è celebrato lo scorso ottobre sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, ha fatto riscoprire il volto giovane della Chiesa. Abbiamo toccato con mano le loro difficoltà, le paure e le contraddizioni, ma anche sperimentato il loro entusiasmo, la generosità e il sincero desiderio di mettersi in gioco. Il tema della formazione è stato al centro della riflessione sinodale e i giovani stessi hanno chiesto di essere accompagnati e sostenuti nella loro crescita umana, culturale e spirituale.
Un contributo di particolare importanza per la maturazione delle nuove generazioni è, pertanto, quello offerto dalle istituzioni educative. La Chiesa è stata sempre in prima linea e in questo ambito sono davvero numerose e di grande rilevanza le iniziative promosse. Alla luce del Sinodo, tuttavia, appare necessario «un rinnovamento e rilancio delle scuole e delle università» secondo criteri di orientamento missionario, «quali: l’esperienza del kerygma, il dialogo a tutti i livelli, l’interdisciplinarità e la transdisciplinarità, la promozione della cultura dell’incontro, l’urgente necessità di “fare rete” e l’opzione per gli ultimi, per coloro che la società scarta e getta via» (Esort. ap. postsin. Christus vivit, 222). Tali obiettivi si possono raggiungere solo con la «capacità di integrare i saperi della testa, del cuore e delle mani» (ibid.).
L’Università Cattolica del Sacro Cuore è nata, poco meno di un secolo fa, per rispondere alle istanze di un cattolicesimo che nel Paese non aveva luoghi e spazi significativi a livello degli superiori e dell’alta formazione. La felice iniziativa di P. Agostino Gemelli e dei suoi più stretti collaboratori ha creato le condizioni per la formazione di un Ateneo che nel corso degli anni si è andato consolidando. Sono cresciuti in modo progressivo l’offerta formativa, il numero degli studenti e dei docenti, la capacità di proporsi come soggetto educativo e culturale di primo piano in ambito nazionale e internazionale.
Questa espansione, che dura ancora oggi grazie all’impegno intelligente e generoso di tutte le componenti della comunità universitaria, alla fiducia e alla stima degli studenti e delle loro famiglie, alla vicinanza e al sostegno della comunità ecclesiale, richiede che venga sempre più rafforzata l’identità dell’Ateneo e la sua capacità di proporsi come «università “in uscita” missionaria». La sua matrice cattolica, infatti, lungi dall’essere motivo di limitazioni, costituisce una formidabile apertura all’universale ricerca della verità e del bene, offre un consolidato paradigma di accoglienza e cura degli studenti, incoraggia un costante impegno, anche nell’ottica della stessa missione, per costruire il bene comune e affrontare le grandi sfide del nostro tempo, soprattutto in ordine all’ambiente, alla mobilità umana, alle diverse forme di discriminazione, di ingiustizia e povertà.
Ci invita a riflettere su queste sfide educative il tema “Passione, talento, impegno. Cercando il mio posto nel mondo”, al centro della 95a Giornata Nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si celebra domenica 5 maggio. I giovani sono in ricerca e nonostante le difficoltà, i contesti non sempre favorevoli e le fratture generazionali, sono portatori di un’inesauribile energia vitale che li spinge ad osare vie nuove, senza arrendersi. A sostegno di questa delicata opera di discernimento l’Università Cattolica può offrire sia un ambiente altamente qualificato per gli studenti che la frequentano sia preziosi strumenti di lavoro culturale e pastorale a servizio della Chiesa e della società, come sta facendo con il Rapporto giovani e le ricerche sulla religiosità e l’educazione delle nuove generazioni. Al fondo di tutto deve esserci sempre la consapevolezza che in questo cammino a fianco dei giovani c’è il Signore e come Chiesa, impegnata anche nel mondo accademico, non dobbiamo mai stancarci di dire loro: «Lui è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto, che ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti vecchio per la tristezza, i rancori, le paure, i dubbi o i fallimenti, Lui sarà lì per ridarti la forza e la speranza» (Esort. ap. postsin. Christus vivit, 2).
A nome del Santo Padre, Che segue con attenzione e premura l’impegno educativo della comunità ecclesiale e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, esprimo il più vivo apprezzamento per il prezioso lavoro svolto, con l’auspicio che il ricco materiale emerso nel corso del Sinodo dedicato ai giovani possa offrire nuovi e ancor più forti motivi di impegno per la missione dell’Ateneo dei cattolici italiani. Affinché si possa continuare a sostenere anche gli studenti meritevoli, ma con minori possibilità, non mancherà, anche in questa occasione, il contributo che Sua Santità ha deciso di destinare a codesto benemerito Istituto di Studi Superiori. Mentre assicura la Sua vicinanza e il Suo paterno sostegno, Papa Francesco chiede di essere ricordato nella preghiera. A Vostra Eccellenza, al Magnifico Rettore, all’Assistente Ecclesiastico Generale, ai membri dell’Istituto Toniolo, agli illustri Professori, al personale tecnico-amministrativo e a tutti gli studenti imparte di cuore una speciale Benedizione.
Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio
dell’Eccellenza Vostra Rev.ma dev.mo nel Signore
Pietro Card. Parolin Segretario di Stato

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