La visita delle Clarisse del Monastero Santa Chiara di Milano in Università Cattolica

Le origini della nostra comunità risalgono al 25 aprile 1944, data della partenza di cinque giovani sorelle Clarisse dal Protomonastero Santa Chiara di Assisi alla volta di Milano. Fu Padre Agostino Gemelli, incoraggiato e coadiuvato da Armida Barelli, a volere il ritorno delle Sorelle Povere di Santa Chiara (più conosciute come Clarisse) nella città ambrosiana.

La prima attestazione della presenza delle Clarisse a Milano è una pergamena del 1223, ancora viventi Chiara e Francesco d’Assisi! Una presenza che si consolida nel tempo e perdura ben testimoniata fino al 1782, anno della soppressione degli istituti religiosi decretata da Giuseppe II.
Da allora le Sorelle Povere di Santa Chiara non furono più presenti in città. Ci vollero il desiderio e la caparbietà di Padre Gemelli per riuscire nell’impresa di far tornare la vita di Santa Chiara a Milano, portandovi cinque coraggiose Clarisse. Dopo il viaggio avventuroso, durato quattro giorni, in piena guerra, si diede da fare per individuare una sede possibile per la piccola comunità, che nel frattempo andava crescendo con l’ingresso di nuove giovani (la prima già nell’agosto del 1944). S’impiegarono quattordici anni e vari traslochi per giungere finalmente nell’attuale Monastero di Piazza dei Piccoli Martiri, presso il monumento che ricorda la strage del 20 ottobre del 1944, quando una bomba colpì in pieno la scuola elementare del quartiere di Gorla, facendo quasi duecento vittime tra bambini e insegnanti.

Padre Gemelli non mancò mai di recarsi settimanalmente in Monastero per la formazione delle sorelle; lo fece finché gli fu possibile, anche quando ormai era costretto all’uso della carrozzina. Questo rapporto particolare di Padre Gemelli e di Armida Barelli con la nostra comunità ha creato fin dall’inizio un legame altrettanto speciale con l’Università Cattolica. Ecco dunque il motivo per cui, celebrando l’ottantesimo anniversario degli inizi della nostra presenza a Milano, abbiamo desiderato una visita nell’Ateneo dedicato al Sacro Cuore, come in un luogo strettamente legato alle nostre origini. Per alcune di noi è stato un ritorno tra le aule di studio degli anni universitari; per tutte è stata l’occasione di recarsi con gratitudine a conoscere l’opera voluta da Gemelli e dalla Barelli tra sacrifici, difficoltà e non pochi miracoli provvidenziali, un po’ come era accaduto per le prime Clarisse fatte venire da Assisi.

Leggi Avvenire, 16 giugno 2024

Giovedì 27 giugno 2024 la visita non poteva che partire dalla Cappella dell’Università, con un momento intenso di preghiera nella cripta in cui sono sepolti i fondatori. All’uscita dalla Cappella, è stata una gioia grande incontrare la prof. Elena Beccalli, chiamata a raccogliere come neo Rettrice la vasta opera e l’eredità spirituale di Gemelli e della beata Armida. Guidate dall’appassionata competenza della dott. Romina Marchisio, dottoranda di ricerca in UC, e accompagnate dalla preziosa compagnia di fra’ Renato Del Bono (responsabile della comunità di Frati Minori presente in Cattolica), abbiamo percorso i luoghi più significativi: l’Aula Magna, il giardino di Santa Caterina d’Alessandria, la stanza di padre Gemelli, i chiostri e infine le affascinanti scoperte archeologiche custodite nell’Aula Bontadini.


Storia, arte e archeologia si sono intrecciate con la vita quotidiana dell’Università, incrociando i giovani studenti alle prese coi libri e gli ultimi ripassi e ricevendo l’accoglienza gentile e sorridente del personale che ci ha aperto le porte. Abbiamo concluso la visita con un momento di fraternità con i Frati Minori che vivono in Cattolica, nostri fratelli nel carisma francescano, cioè in quel medesimo carisma che ha tanto affascinato Gemelli e la Barelli, al punto da farne entrambi, in modi diversi, una scelta di vita. All’intraprendenza di questi figli di Francesco e di Chiara d’Assisi dobbiamo che dal 1944 l’intera famiglia francescana in tutte le sue espressioni sia nuovamente presente nella città della loro Università.

Le sorelle povere del monastero di Santa Chiara di Milano

L’iniziativa rientra tra le 100 in programma per celebrare il centenario della Giornata per l’Università Cattolica la cui istituzione si deve alla ferma volontà della cofondatrice Beata Armida Barelli che nel 1924 chiese al Papa di introdurla in tutte le Diocesi Italiane e da un secolo si propone come momento in cui la Chiesa Italiana celebra la centralità dell’Ateneo Cattolico più grande d’Italia e d’Europa.

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