Un’ Europa migliore, rinnovata e più lungimirante.
Se, in Italia, nelle generazioni più mature la fiducia nel Governo risulta maggiore rispetto all’Unione europea (38,7% contro il 33,2%), il viceversa avviene per gli under 30 (36,7% contro il 44,2%).
L’atteggiamento meno negativo verso l’Unione europea da parte delle nuove generazioni rispetto al resto della popolazione emerge ancor più netto quando il confronto viene effettuato sulla percentuale di chi riversa una forte fiducia (voto da 8 in su). Oltre il 18% degli under 30 si sente convintamente in sintonia con l’Unione europea, superando il dato sul complesso delle istituzioni italiane (pari al 12,2%).
E’quanto emerge da un’indagine effettuata, a febbraio di quest’anno, nell’ambito del Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo su un campione casuale rappresentativo dei cittadini dai 18 ai 75 anni residenti sul territorio nazionale secondo genere, età, livello di scolarità, condizione lavorativa e area geografica di residenza.
Del rapporto fra giovani ed Europa, dell’ incidenza che ha nelle nostre vite, del suo futuro di fronte alla sfida dei sovranismi, dell’ opportunità che offre il cammino di integrazione comunitario si è parlato venerdì 26 aprile a Lecco in occasione dell’incontro “La giovane Europa”, promosso, a un mese dal voto per l’elezione del Parlamento europeo, dalle parrocchie della comunità pastorale Madonna del Rosario, dai giovani del decanato con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano, di Avvenire, dell’Ucid Lecco, in collaborazione con l’Istituto Toniolo in vista della Giornata per l’Università Cattolica, che si celebra domenica 5 maggio.
I lavori sono stati introdotti da mons. Davide Milani, prevosto di Lecco, dalle provocazioni di alcuni giovani e vedranno come protagonisti Enzo Moavero Milanesi, Ministro degli Esteri e a lungo impegnato ad altissimo livello nelle istituzioni europee, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire e Alessandro Rosina, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo che ha spiegato come gli italiani più giovani vedono l’Europa.