L’Ultima Cena, nota anche con il nome di Cenacolo, dipinta fra il 1494 e il principio del 1498, è considerato il dipinto murale forse più importante al mondo. Pittore, architetto, scultore, ingegnere, inventore, matematico, anatomista, scrittore, Leonardo da Vinci incarna l’ideale uomo poliedrico sognato dal Rinascimento italiano.
Dal settembre 1980 il Cenacolo, insieme con la Chiesa e il Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità in quanto “realizzazione artistica unica, di un valore eccezionale universale che trascende tutte le contingenze storiche”.
Tra le motivazioni si legge anche che “Il Cenacolo ha esercitato un’influenza considerevole, non soltanto sullo sviluppo di un tema iconografico ma anche sul destino della pittura” e infine: “non è esagerato affermare che la sua realizzazione ha aperto una era nuova nella storia dell’arte”. Conservare questo delicato dipinto e permettere al pubblico di ammirarlo rappresenta una sfida quotidiana per restauratori, architetti e storici dell’arte che lo seguono e che collaborano impiegando le migliori tecnologie affinché questo capolavoro sia preservato e trasmesso alle generazioni future.
La Delegazione dell’Università Cattolica per la diocesi di Milano, in collaborazione con il Centro Culturale “Alle Grazie” e l’Associazione Amici, ha organizzato una visita mercoledì 4 ottobre 2023 per ammirare il dipinto che è collocato nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie.
Ludovico il Moro aveva immaginato la Basilica come il mausoleo della sua famiglia e immagine tangibile in città del suo potere e della sua affermazione. Il suo architetto di fiducia, Donato Bramante, concepì per la chiesa la grandiosa Tribuna, modello fondamentale per gli sviluppi dell’architettura rinascimentale a Milano, e progettò l’antica Sacrestia.
Padre Paolo Venturelli ha guidato i partecipanti durante la visita della Basilica, dei chiostri e della Sacrestia.
La dott. Rosa Giorgi, storica dell’arte, laureata dell’Università Cattolica e direttrice del Museo dei Cappuccini di Milano, ha illustrato il significato teologico dell’Ultima Cena.