Educare alla finanza etica: le scuole e le famiglie fanno rete a Napoli

Venerdì 29 novembre 2024 a Napoli si intende proporre un momento di riflessione e sensibilizzazione sul valore della finanza etica e sull’importanza di integrare principi etici nel mondo finanziario. L’obiettivo è promuovere, tra adolescenti e giovani, una cultura della finanza solidale come pratica di giustizia economica e sociale, nonché introdurre le famiglie in condizioni di vulnerabilità socioeconomica a programmi di educazione finanziaria. Interverrà il prof. Sebastiano Nerozzi, docente di Storia del Pensiero economico presso il Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Dipartimento di Storia dell’Economia, della Società e di Scienze del territorio «Mario Romani».

Programma

Finetica ETS, l’ufficio regionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della Conferenza Episcopale della Campania e i Rotary Club, in sinergia con numerose realtà locali, aderiscono al progetto del Comitato nazionale per l’Educazione Finanziaria istituito presso il MEF (www.quellocheconta.gov.it), che fin dalla sua nascita (nel 2018) si pone lo scopo di diffondere conoscenze su temi finanziari, assicurativi e previdenziali per favorire il benessere e la serenità di ciascuno e aiutare ad affrontare gli inevitabili imprevisti della vita. Il motto del mese è “Educazione finanziaria: oggi per il tuo domani”. In tutta Italia mille eventi gratuiti per saperne di più su gestione del denaro, assicurazioni e pensioni. Da Nord a Sud, in grandi città e piccoli centri, in presenza ma anche online: incontri, lezioni, seminari, giochi e laboratori didattici. Il Comitato per l’Educazione finanziaria è composto da Ministeri, Autorità di vigilanza e dall’organo che rappresenta i consumatori e gli utenti.

L’iniziativa rientra tra le 100 in programma che l’Istituto Toniolo sta organizzando su tutto il territorio nazionale per celebrare il centenario della Giornata per l’Università Cattolica la cui istituzione si deve alla ferma volontà della cofondatrice Beata Armida Barelli che nel 1924 chiese al Papa di introdurla in tutte le Diocesi Italiane e da un secolo si propone come momento in cui la Chiesa Italiana celebra la centralità dell’Ateneo Cattolico più grande d’Italia e d’Europa.

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