Nel biennio 2020/2021 l’Istituto Toniolo e l’Università Cattolica compiono cento anni.
Ricorrenze come queste vengono solitamente e giustamente celebrate da libri e convegni. Certo, verranno anche questi, ma vogliamo che la forza, l’originalità, la ricchezza della nostra vera celebrazione sia tutta proiettata al futuro. L’università è un corpo vivente, pulsante, e proprio di questo il Toniolo, come ente fondatore e garante, ha cura.
Due centenari così a ridosso l’uno dell’altro si spiegano con la storia: in quello straordinario tempo di cattolici febbrili e profetici non mancavano le sfide, anzi.
“Pensare alla coltura superiore mentre l’Italia nostra è in preda a convulsioni, mentre imperversa una bufera che potrà forse tutto sommergere, può sembrare iniziativa di gente che vive fuori dal mondo, non a contatto con la tremenda realtà dell’oggi!”: così scriveva il Comitato Promotore dell’Università Cattolica nel 1920. Era un tempo cupo di rivoluzioni, di violenze, di incognite, di poteri opachi, di rovine ancora fumanti degli incendi della Grande Guerra. Occorreva dare risposte, ma quali risposte sarebbero state all’altezza? Nuove parole d’ordine, nuove ideologie, nuove lotte? La risposta fu totalmente controcorrente, totalmente innovativa, totalmente “fuori dal mondo”: la cultura (notare quella “coltura”).
La risposta fu la formazione, l’educazione; la semina di nuovi terreni per nuove generazioni. Fu di non piegarsi, non rassegnarsi alla dittatura del contesto. Ma di alzare lo sguardo, sapendo che l’unico modo per stare in quel mondo doveva nascere al di fuori di esso, da un altrove. Ecco come germogliarono il Toniolo e l’Università Cattolica.
Per approfondire la storia leggi
Le origini dell’Istituto Toniolo: appunti verso il Centenario