Pubblichiamo volentieri l’articolo a firma di Cristina Castelli Fusconi sulla figura di Armida Barelli:
“Cuore di donna. Le due parole con cui, in questi giorni, si tratteggia la figura di Armida Barelli hanno richiamato un ricordo personale legato a mio marito Agostino Fusconi che potrà andare ad intrecciarsi alle moltissime e ben più importanti testimonianze che si stanno raccogliendo in vista della sua beatificazione.
Agostino ha sempre parlato con affetto e gratitudine della forte amicizia che legava la donna a sua madre Rosa Calandrini, delegata diocesana dell’Azione Cattolica Femminile. Fin da bambino accompagnò sua mamma a diversi incontri con la Barelli e in quelle occasioni respirò lo slancio e la passione con cui la co-fondatrice dell’Università Cattolica si spendeva per un ateneo capace di rispondere alle esigenze culturali, spirituali e formative più profonde dei giovani. Sull’onda di questo afflato, a 18 anni, decise di frequentare la facoltà di Scienze Politiche in Cattolica e, venendo da una famiglia poco abbiente, fece domanda di ammissione al Collegio Augustinianum. Poté frequentarlo, con notevole impegno, unicamente grazie a delle borse di studio che gli furono assegnate in ricordo di Armida Barelli, nel frattempo defunta. Nel cassetto della sua scrivania ne ha sempre tenuto testimonianza, come la lettera dal Rettorato indirizzata a sua mamma nella quale si legge testuale: «Padre Gemelli ha disposto una borsa di 50.000 L. che in questi giorni gli fu donata con lo scopo di onorare la memoria della compianta Signorina Barelli. Con questa somma Suo figlio potrà pagare la prima rata del Collegio, ed è senza dubbio un segno della protezione della Sorella Maggiore. Padre Gemelli si augura che il Suo figliolo sappia corrispondere a questo straordinario aiuto, facendo onore alla memoria di Armida Barelli».
Agostino Fusconi, in più di sessant’anni passati in Università come docente e presidente di Educatt, ha avuto costante attenzione a restituire ciò che gli era stato dato impegnandosi nella formazione di nuove generazioni in nome di quei valori e ideali che aveva respirato fin da piccolo dagli incontri con Armida Barelli e, negli anni successivi, dall’esempio da lei lasciato”.