Giuseppe Adriano Rossi, studioso della storia della Chiesa reggiana, sta svolgendo una ricerca presso l’archivio diocesano sulle testimonianze circa le visite di Armida Barelli. In un volume edito nel 1976 il can. Carlo Lindner dedica un capitolo alla figura della maestra elementare Annunziata Bergonzi (1890 – 1958), coetanea di Armida Barelli e impegnata nella formazione delle giovani sull’esempio della Sorella Maggiore.

Scrive Lindner: “Donna di grandi idee, suscitatrice di speranza, proiettava con facilità sorprendente le anime che incontrava sul suo cammino verso il loro domani; allenata esemplarmente al sacrificio, stimolava sempre al servizio della Chiesa come a via di sicura vittoria, senza mai pesarne contrasti o difficoltà; missionaria gioiosa del Vangelo, non cessò di vedere per sè e per gli altri, al di là di ogni calvario terreno, il messaggero celeste della resurrezione” (p. 170). Nel 1918 la Bergonzi si adoperò per la fondazione di una associazione di Gioventù Cattolica Femminile che al servizio della Chiesa promuovesse la cultura, la pietà e l’apostolato cristiano. Nel 1919 sostenne coraggiosamente un contraddittorio con i socialisti, insieme a Padre Agostino Gemelli O.F.M. e a Don Pietro Tesauri, in un acceso comizio “per la libertà della scuola” a Reggio Emilia.

Lindner riporta anche che “… sostenne nel 1923 la 1ª Giornata nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore” e “la fiducia della Sorella Maggiore Armida Barelli e l’amicizia fraterna colla Marchesina Teresa Pallavicino dilatarono al campo regionale e nazionale il suo apostolato…” (p. 172).

Leggi l’estratto del volume Nostri Laici. Mezzo secolo di apostolato cattolico reggiano (pp. 161 – 173)

Ringraziamo Sara Iotti, Presidente diocesana di Azione Cattolica a Reggio Emilia, per la collaborazione. Ringraziamo la Curia per la disponibilità a fornire la documentazione esistente.