Alla scoperta di Giuseppe Toniolo

Giuseppe Toniolo a Pisa: la famiglia e l’insegnamento universitario. Questo il tema del primo format organizzato dall’Associazione Amici dell’Università Cattolica, un esperimento che l’Associazione ha voluto testare su 22 giovani borsisti universitari provenienti da tutta Italia (il prossimo appuntamento è previsto per l’autunno a Treviso e Pieve di Soligo, terra natale del Toniolo).

Le sedi di Milano e Roma dell’Ateneo del Sacro Cuore si sono incontrate a Pisa per far conoscere ai loro giovani una figura importante del panorama italiano a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Ventesimo secolo. La fusione di passato e presente nella persona di Giuseppe Toniolo, beatificato a Roma lo scorso 29 aprile nella basilica di San Paolo fuori le Mura, che fu docente di Economia all’università di Pisa, uomo laico e padre di famiglia. La sua storia, infatti, racconta di un uomo che ha affrontato la vita come una risposta alla chiamata di Dio vedendo, nella vocazione cattolica, il senso della scelta dello studio, del matrimonio e di professore universitario chiamato ad impegnarsi, da laico, per la Chiesa ed il bene comune. Il suo ideale era riconquistare la società a Cristo, mosso dalla speranza di una civiltà animata dal cristianesimo e dall’amore di spendersi per gli altri.

Al tempo stesso Toniolo è un testimone d’eccellenza dell’impegno sociale e culturale dei cattolici italiani a cavallo tra Ottocento e Novecento. I rapporti tra cattolici e stato italiano allora erano piuttosto tesi, soprattutto a causa della “questione romana”. Di fronte al socialismo incalzante dell’epoca, Toniolo invitò i cattolici alla conoscenza adeguata dei fenomeni sociali. Un uomo capace di coniugare fede e vita. Il modo con cui si rapportava alla scienza era più che attuale: sceglieva temi di approfondimento inerenti alla realtà sociale del tempo per essere utile alla sua comunità.

E’ stata questa la figura poliedrica che alcuni studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha avuto la fortuna di conoscere o approfondire grazie alla brillante proposta dell’Associazione Amici che ha dato loro la possibilità, in questa prima occasione, di visitare i luoghi dove il Beato ha trascorso la maggior parte della sua vita, ed ascoltare importanti testimonianze di persone che mettono nel loro lavoro e nella loro vita quotidiana lo stesso amore, lo stesso impegno e la stessa passione di Toniolo. Perché il dono non è mai solo per noi stessi, ma è sempre per gli altri.

Tutti e 22 i giovani partecipanti al weekend pisano, sono concordi nel ritenere questa esperienza come tre giorni intensi, edificanti e ricchi di significato che hanno apportato un contributo importante a tutti loro. Un’esperienza che li ha arricchiti soprattutto da un punto di vista umano, oltre che culturale, proprio secondo la scia di Giuseppe Toniolo. Perché l’università non è solo sapere, ma anche tutto ciò che ci è intorno e l’Associazione Amici vuole che l’università sia un passaggio importante della vita dei giovani che aiuta a crescere. “Quando il cristianesimo diventa cultura, quando la cultura diventa opera, allora si scrive la storia e si lascia un segno importante” – sono state le parole di conclusione del format pisano di Ernesto Preziosi, Direttore delle Pubbliche Relazioni dell’Istituto Toniolo – “Il cristianesimo deve fare proprio del magistero un pensiero culturale politico che prende a cuore il bene della comunità. Toniolo in questo è molto vicino a noi: fare i conti su quello che siamo noi oggi spendendo bene la vita”. Insomma, un primo esperimento perfettamente riuscito che getta solide basi per nuovi appuntamenti sulla scia delle parole del Cardinal Bagnasco: “Alcune cose vanno approfondite da sole, ma anche insieme”.

Angela Sara Scassa

Leggi anche l’articolo di Caterina Ceriani pubblicato sul giornale diocesano
“La Cittadella” di Mantova (25 maggio)

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