Nata a Voghera il 12 aprile 1907, deceduta a Roma il 3 agosto 2011, Rosa Del Conte contribuì in modo esemplare alla diffusione della cultura romena in Italia e nel mondo. Insegnò Lingua e letteratura romena per soli tre anni presso la sede milanese dell’Università Cattolica: dall’a.a. 1951-1952 all’a.a. 1953-1954, un tempo tuttavia sufficiente perché si creasse, tra lei e l’Ateneo, un affetto reciproco e un legame duraturo. A distanza di molti anni da tale esperienza, la studiosa ha voluto affidare all’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore dell’Ateneo, una amplissima biblioteca e, soprattutto, un fondo culturale archivistico di eccezionale rilevanza, che oggi sono accessibili agli studenti, ai docenti e ai ricercatori.
Nel testamento Rosa Del Conte ha chiesto di tutelare i «materiali che costituiscono il mio archivio (corrispondenza con l’ambiente culturale rumeno e miei studi inediti)». L’inventario annovera complessivamente 8.345 carteggi, in circa settant’anni di scambi e contatti, fondamentale testimonianza di un periodo cruciale della storia europea e mondiale. L’asse portante del Fondo è costituito dall’abbondantissima corrispondenza relativa al «periodo post-rumeno», che conserva ampie e profonde tracce di tutti gli aspetti della vita della studiosa, in primis di quelli culturali, e in particolare dei suoi intensissimi rapporti sia con gli intellettuali romeni rimasti nella ‘patria socialista’, sia con gli esuli in vari Paesi dell’Europa occidentale e dell’America.
Nel 2023 si è conclusa la sistematizzazione e la schedatura dell’intero patrimonio archivistico anche nella versione online, grazie alla preziosa collaborazione della Biblioteca dell’Università Cattolica di Milano che custodisce tutta la documentazione tra gli Archivi culturali, per una specifica valorizzazione in ambito disciplinare.