La diocesi di Reggio Calabria-Bova ha ospitato per prima in Calabria la mostra dedicata ad Armida Barelli. Lo scorso 8 settembre S.E. mons. Fortunato Morrone l’ha benedetta presso il Museo Diocesano, in occasione dei solenni festeggiamenti dedicati alla Madonna della Consolazione, patrona della città. Si è quindi trasferita in diocesi di Locri-Gerace, presso il Centro pastorale della Cattedrale, con la benedizione di S.E. mons. Francesco Oliva: qui la mostra ha avuto un’ampia risonanza mediatica ed è stata oggetto di visita da parte di numerose scolaresche delle scuole secondarie di 1° e 2° grado.
E’ poi giunta nella diocesi di Catanzaro-Squillace, allestita all’interno della barocca Chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia. Durante la sua permanenza è stato convocato un “Cantiere di Betania”, terza tappa del cammino sinodale della Chiesa italiana. La figura e l’impegno laicale di Armida Barelli sono stati proposti come modello di servizio alla Chiesa e alle istituzioni, alla presenza e con la benedizione di S.E. mons. Claudio Maniago.
Da Catanzaro la mostra ha fatto tappa nella Cattedrale S.Maria del Lauro nella diocesi di Cassano allo Jonio ed è stata benedetta da S.E. mons. Francesco Savino, Vice-Presidente CEI per l’Italia meridionale. Il 7 novembre è stata inaugurata presso il Museo Diocesano di Lamezia Terme (quinta tappa), con la presenza e la benedizione di S.E. mons. Serafino Parisi; nello stesso giorno si è tenuto un convegno con Ernesto Preziosi, vicepostulatore della causa di beatificazione.
Seguiranno altre tappe, secondo il calendario previsto.
L’Azione Cattolica regionale e le singole Presidenze diocesane e parrocchiali hanno reso possibile e continuano a dare contenuto e spirito a “Il viaggio di Armida in Calabria”, così come si è voluto profeticamente intitolare questo profondo momento di preghiera e riflessione personale e comunitaria che le diocesi stanno sperimentando. La benedizione dell’iniziativa avviata (in una data provvidenziale – centenario della fondazione dell’Università Cattolica) il 7 dicembre 2021 da parte di mons. Morrone, Arcivescovo di Reggio in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, sta portando i suoi frutti.
Entro la fine del prossimo gennaio 2023, la Beata Armida, attraverso la sua figura ed il ricordo della sua eccezionale testimonianza di fede, avrà visitato tutte le diocesi calabresi, variegate per tradizione e storia, vivacità e complessità. Dalla più antica di Reggio – fondata secondo la tradizione da S.Paolo – di cui il primo Vescovo fu S.Stefano di Nicea, alla diocesi di Catanzaro che ospita uno scrigno dello spirito qual è la Certosa di Serra S.Bruno; ricordando l’Eparchia di Lungro, diocesi di rito cattolico-bizantino culla dei cattolici “arberesh” presenti in Calabria e la diocesi di Rossano-Cariati custode del Codex Purpureus Rossanensis capolavoro della letteratura miniata evangelica.
Spesso, nel periodo di permanenza in ciascuna diocesi, la mostra è stata ulteriormente itinerante, perché ha visitato e visiterà più parrocchie della stessa.
Le giovani e i giovani calabresi stanno scoprendo la “Sorella maggiore”, le persone più avanti negli anni ricordano una figura cara. Molti la conosceranno per la prima volta e ne rimarranno affascinati. Una storia attualissima di impegno laicale, modello per le donne e gli uomini d’oggi.
Giovanni Lanzillotta, Delegato UC per la regione Calabria