Da Prato testimonianze di devozione per la Beata Armida Barelli

Un’emozione fortissima per lei apprendere della beatificazione della Serva di Dio, Armida Barelli. Era nella sua abitazione di Prato quando ha saputo che Papa Francesco aveva dichiarato Beata la cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dirigente dell’Azione Cattolica Italiana. Il processo di beatificazione era stato avviato dalla Diocesi di Milano nel 1960 e si era concluso dopo dieci anni e il primo giugno 2007 la Barelli era stata dichiarata venerabile da Papa Benedetto XVI.

Anna Maria Menici di Prato, già delegata diocesana dell’Università Cattolica, manifesta una devozione profonda verso la Barelli e proprio grazie a lei è stato possibile venire a conoscenza del miracolo che ne ha permesso la Beatificazione. Il miracolo ha coinvolto sua zia, la pratese Alice Maggini. La donna, infatti, stava viaggiando in bicicletta in città, quando il 5 maggio del 1989 venne investita da un camion riportando una fortissima commozione cerebrale. I medici avevano previsto per lei gravi conseguenze di tipo neurologico. Proprio in quel momento, i familiari della donna,  per molto tempo attiva nell’Azione Cattolica e devota di Armida Barelli,  hanno deciso di invocare l’intercessione della “Serva di Dio”. La stessa Menici, in momenti non facili per la propria salute, si è spesso rivolta alla Barelli ricevendo da lei delle grazie. Poco dopo in modo scientificamente inspiegabile, sostiene la Chiesa, Alice Maggini si riprese completamente dall’incidente e senza riportare alcuna conseguenza e in seguito ha continuato la sua vita in totale autonomia fino alla morte avvenuta nel 2012.

Proprio quanto successo 32 anni fa a Prato è alla base del decreto recentemente emanato dalla Congregazione per le Cause dei Santi, di cui Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione in un’udienza con il cardinale Marcello Semeraro, che riconosce il miracolo, attribuito all’intercessione della “Venerabile serva di Dio”.  Menici ripercorre tutte le tappe dell’iter: dall’invito fatto dalla Postulatrice al Convegno di Assisi di dare notizia di eventuali fatti miracolosi all’interrogazione a Roma a cui è stata sottoposta da un medico della Sapienza, passando per l’incontro intermedio nel Duomo di Prato dove ha lasciato una memoria alla stessa Postulatrice. Sono molti i particolari che Anna Maria conosce ed è in grado di  rivelare sul miracolo che ha spalancato le porte della santità per Armida Barelli.

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