L’interesse per la letteratura romena, preceduto da un’attenzione di tipo filologico rivolto alla lingua, si affermò nel corso dell’Ottocento nel solco del Romanticismo che indagava la spiritualità dei popoli. Rosa Del Conte fu una pioniera, in particolare sul versante della poesia: in Università Cattolica prima e a Venezia in seguito organizzò convegni di studio di grande spessore. Storico fu il convegno del 1964, dedicato a Mihai Eminescu per i 75 anni dalla morte del poeta e svoltosi presso la Fondazione Cini con il sostegno dei massimi organismi culturali in Italia. Vi parteciparono i più importanti nomi della romenistica europea, in un incontro memorabile con Basil Munteanu, il patriarca degli esuli romeni, e Alexandru Rosetti, il grande linguista arrivato dalla Romania, guardato con sospetto dai fuorusciti. Per la prima volta dal dopoguerra la Romania sollevò brevemente la cortina con cui si isolava dall’Occidente, consentendo contatti altrimenti impensabili. Gli atti di questo indimenticabile convegno sono stati pubblicati nel 1967 dalla rivista «Eminescu. Bollettino di filologia rumena» sull’unico numero che sia potuto uscire.
Alla scoperta delle comuni radici culturali all’origine dell’identità europea
Rosa Del Conte travalicò con le sue opere i confini regionali per consegnarci una geografia di pensiero dalla portata metafisica. A sette anni dalla sua morte illustri docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano hanno dato vita ad un Convegno Romeno-balcanica i cui contributi sono stati raccolti in un interessantissimo volume di grande prestigio, edito da Vita e Pensiero.
Programma e relatori della presentazione degli Atti
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