Giovedì 21 maggio 2015 alle ore 21.00 è in calendario a Rimini l’incontro “Cose di Casa (Cosa) nostra. Mafia, corruzione, territorio” con la partecipazione di Francesco Forgione, scrittore, già Presidente Commissione Antimafia, e Piergiorgio Morosini, Consiglio superiore della Magistratura.
C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi, né che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti più o meno dicevano di condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perché quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente, cioè chiedendoli a chi li aveva in cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori, in genere già aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo di una sua autonomia.
Italo Calvino da Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti
All’incontro, promosso dal Centro Culturale Paolo VI, con il Patrocinio del Comune di Rimini, in collaborazione con Associazione Amici dell’Università Cattolica e Libera, interverrà Gaia Trunfio del Coordinamento provinciale di Libera.